Allena-Mente

ott122016

Tesi: come costruire introduzione e conclusione

Argomento scelto, mappa concettuale elaborata, capitoli assegnati e pagine, finalmente, scritte. La tesi è fatta! Mancano solo quelle due piccole parti, quelle "Pensavo fossero semplici da scrivere ma in realtà non so da dove cominciare", quelle parti che più comunemente vengono chiamate introduzione e conclusione.

Dopo aver scritto il corpo della tesi, i capitoli più teorici, quelli più sperimentali, aver analizzato i casi e creato collegamenti, ci si ritrova a dover scrivere le conclusioni; ma l'introduzione? Introduzione e conclusione sono le due parti più importanti della tesi proprio perché devono riuscire a racchiudere in esse il cuore di tutto l'elaborato. Il concetto principale che bisogna tenere a mente come se fosse un mantra da ripetere ogni volta che accendiamo il computer, tiriamo su le maniche e accingiamo a scrivere è che introduzione e conclusione devono essere scritte pensando che un perfetto estraneo all'argomento, leggendole, riesca a comprendere il filo di tutto lo scritto capendo da dove siamo partiti e dove siamo arrivati.

- Quando scriverle? Alcuni sostengono che l'introduzione si possa scrivere all'inizio, come prima cosa, prima ancora di cominciare il primo capitolo; altri sostengono che invece sia meglio scriverla alla fine in sincronia con le conclusioni. Cosa è meglio? Sicuramente, come nella maggior parte delle cose che riguardano i metodi di studio e di apprendimento, non è possibile delineare una regola generale che vada bene per tutti, però l'esperienza insegna che scrivere l'introduzione e la conclusione a lavoro terminato permetta di creare una connessione tra le parti che, in caso contrario, verrebbe a mancare. Nello specifico, fermarsi un momento e fare mente locale su dove sono partito e cosa ho voluto dimostrare ripercorrendo, sia mentalmente che fisicamente (quindi scrivendo), le varie tappe del viaggio che si esprime tra le pagine della tesi, permette di chiarire, soprattutto dentro di noi, il percorso che abbiamo fatto.

- Come scriverle? Sempre ricordando che introduzione e conclusione devono essere create pensando che chi le legge possa comprendere cosa abbiamo realizzato tra quelle pagine, è bene che siano scritte con un linguaggio semplice. Dove è possibile e utile schematizzare tramite elenchi puntati in modo da facilitare chi si approccia al testo anche visivamente a definirne e selezionarne i contenuti mantenendone viva l'attenzione. Nell'introduzione è bene dare maggior rilievo ai punti forti, alle motivazioni che hanno spinto la stesura della tesi e, nelle conclusioni, è augurabile riprendere questi punti e spiegare in che modo sono stati affrontati e cosa è stato compreso o dimostrato.

- Quanto devono essere lunghe? Solitamente introduzione e conclusione non devono superare le tre pagine. E' bene che siano brevi e concise, è inutile soffermarsi troppo sui singoli argomenti che sono già ampiamente spiegati nell'elaborato.

Adesso tutti pronti per iniziare (e concludere) in una volta sola!

Nadia Monticelli(esperta in processi formativi)
Valeria Bianco(esperta in comunicazione formativa)

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